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COMMENTI E RIFLESSIONI SUL CONVEGNO 2014


Raccolta di commenti e riflessioni di alcuni soci DES sul convegno

La terza danza. Espressione, movimento, creatività dopo i 60 anni

a cura di Laura Delfini

“Ho apprezzato l’impegno e la professionalità della Associazione che attraverso testimonianze, video, interventi provenienti da più aree è riuscita a comunicare e stimolare nei presenti la possibilità di progettare ed attivare proposte rivolte alla “terza età”. Mi è arrivato forte e chiaro il messaggio che il piacere di muoversi può essere “ri-scoperto” a qualsiasi età e che la danza è una valida opportunità per il benessere globale fisico e psico-sociale della persona anziana”. Francesca Maria Chiarenza

“Anche quest’anno il Convegno DES non smentisce un peculiare aspetto della sua natura: fucina creativa di strumenti e metodologie diverse e piattaforma di scambio e riflessione, stavolta attorno al tema della terza età; attraverso un percorso di ricerca multidirezionale: non solo una condizione dell'esistenza ma ancor più un nido ricchissimo di possibilità per un corpo che può ancora danzare, imparando a ri-conoscersi come individuo, e ri-connettersi come presenza in una dimensione sociale. Dall’incontro dunque risulta che invecchiare è una forma d’arte e la danza il pittore che nobilita la sua essenza nella sincerità del proprio gesto, nelle relazioni umane e cosi all’interno di una comunità”. Ludovica Fantacone

“La danza, quando non si fonda più sulla prestazione, si apre a nuove prospettive e diventa la danza per tutti. Danza come transizione, come superamento dei tabù, danza che si integra con l’età. La danza con gli anziani vuol dire anche e forse soprattutto rispettare e prevenire la fragilità, patteggiare con l’usura del corpo e costruire trame delicate, ma potenti.

L’anziano riconquista uno stato più ingenuo di meraviglia che aiuta a recuperare qualcosa che va a favore della qualità della vita”. Silvia Sabatino

“Come tutti gli anni l’appuntamento del Convegno DES è un momento da non perdere. Gli approfondimenti sugli argomenti scelti hanno sempre arricchito la mia esperienza professionale, stimolata dall’incontro di esperti nel nostro settore e nutrita dalle riflessioni, discussioni e confronti che il convegno genera tra chi vi partecipa.

Il convegno di questo anno è stato particolarmente interessante perché ha unito l’aspetto formativo, utile ad ampliare le competenze di ognuno nel proprio ambito d’intervento, ad una profonda riflessione sulla vita e sulla danza come mezzo per esprimersi anche nella terza età. Visione che ribalta totalmente il pensiero collettivo predominante su questo tema, che vuole la danza giovane, bella e in perfetta forma.

Nella prima giornata gli interventi dei relatori chiari e precisi, hanno consentito di elaborare, nella seconda giornata, un buon lavoro di gruppo che ha prodotto una traccia di parole e frasi; una guida informale, a disposizione di tutti, che è un ottima base per costruire una linea metodologica comune, continuando a discuterne insieme, magari in un prossimo incontro”. Letizia Santoro

Ho sempre trovato i convegni organizzati dalla Des molto interessanti, ricchi e stimolanti. Anche quest’anno la qualità è stata alta e sono tornata a casa piena di idee, pensieri e suggestioni. Ho trovato che i due giorni fossero ricchi di rigore nello studio e nell’approfondimento e ricchi anche di poesia.

Anche se non lavoro (ancora!) con la danza e la terza età, mi piacerebbe farlo, anche per le cose pensate, ascoltate e viste durante il convegno, che tra l’altro non rimangono congelate in attesa di essere applicate, ma si trasformano, si mescolano al mio bagaglio e arricchiscono il mio lavoro attuale con gruppi apparentemente distanti dal mondo della terza età”. Carolina Sbrillo

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